Assurta a simbolo di perfezione della ginnastica e di un paese, la storia di Nadia Comaneci è, invece, una vicenda di straziante sofferenza e difficile rinascita, passata attraverso l’amore.
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Il 18 ottobre del 1968, allo stadio Olimpico di Città del Messico Bob andò in pedana per il primo salto nella finale del lungo. Ma Bob, quel giorno, non saltò: lui volò.
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La sera del 16 Ottobre 1968 due ragazzi chiamati Tommie Smith e John Carlos decisero che era il tempo di raccontare un’America diversa. Usando il podio più importante del mondo.
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“Quando mi sono svegliato senza le gambe ho guardato la metà che era rimasta, non quella che era andata persa”.
Non credo ci siano parole migliori di quelle dello stesso Alex Zanardi, per raccontare il segreto della sua grandezza, spirituale e fisica.
Ho raccontato in forma scritta tante storie. Ma quelli di “Storie Libere” mi hanno coinvolto in un progetto nuovo ed entusiasmante: comporre una serie intera, con le mie storie e raccontarla con la voce. Così è nato la mia prima serie podcast, “A pugni chiusi”.
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Le fotografie, a volte, ingannano. Prendete questa immagine, per esempio. Racconta il gesto di ribellione di Tommie Smith e John Carlos il giorno della premiazione dei 200 metri alle Olimpiadi di Città del Messico e mi ha ingannato un sacco di volte.
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Sembra incredibile che le donne abbiano dovuto lottare anche per correre una maratona, ma è successo e – come sempre, come in ogni grande cambiamento – ci sono singole persone e precisi momenti in cui il corso della storia cambia.
Quel momento è il 19 Aprile 1967, a Boston, e quella persona è una ragazza ventenne di nome Kathrine Switzer.
Icarus è un documentario avvincente come un thriller, che parte come indagine sportiva e diventa una spy-story dove entrano morte e paura e getta un’ombra inquietante sullo sport e la Russia.
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Emil Zatopek è passato alla storia per le sue vittorie e per il suo stile sofferente e caracollante di corsa. Quello per cui venne chiamato Locomotiva Umana e Uomo Cavallo. Eppure, dietro la leggenda, si scopre un essere uomo speciale, soprattutto nel coraggio.
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Se pensiamo alle squadre di bob ci vengono in mente tante nazioni, ma non la Giamaica. In Giamaica la neve non esiste e nemmeno i bob. Fino al 1988. Poi due miliardari americani si trovano nella capitale Kingston e vanno a vedere una gara di carretti lanciati a precipizio su strade in discesa. Così gli viene un’idea balzana.
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Quasi tutti conoscono la protesta silenziosa e i pugni chiusi di Smith e Carlos, alle Olimpiadi di Messico 1968.
Ma quasi nessuno ricorda la protesta della campionessa cecoslovacca Vera Caslavska, una delle più grandi atlete a calcare le pedane della ginnastica.
Un gesto clamoroso e di coraggio, destinato a segnarne tragicamente la vita.
Guardiamo questa foto. Se dovessimo descriverla cercando la massima sintesi diremo che ritrae un uomo e una ragazza. Ma possiamo essere più precisi, visto che conosciamo altri dettagli…
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Una vita da poliziotto, un'altra da scrittore.
Quattro romanzi , tre libri per ragazzi, due podcast. Citando Stephen King: "Scrivere è una cosa che mi appaga. E poi mi piace per due motivi: mi rende felice e fa felice anche gli altri".
