Estate 1989. Luca, adolescente genovese, trascorre le vacanze a Lamon, un piccolo centro sulle montagne del Veneto. Il suo migliore amico è Alessio, villeggiante e un po’ sfigato come lui. Il suo amore è Chiara, ma a lei piace Samuele, che ha già lo scooter e pure l’orecchino. Una sera, Luca e il fratellino Giorgio si addentrano nel bosco alla ricerca di un tasso. Lí si accorgono che due occhi li fissano dal buio. Scappano, convinti di essere seguiti, ma, arrivati alla porta di casa, si voltano e non vedono nessuno. C’era davvero una presenza che li spiava nascosta tra gli alberi? E chi guida la macchina nera che compare in paese qualche sera dopo e sembra pedinare Luca? Dopo il successo di A viso coperto, Premio Calvino 2012, Riccardo Gazzaniga torna con un romanzo in cui si mescolano paura, innocenza e tradimento.

«Di nuovo si guardò intorno e di nuovo non vide nulla. Non c’era nessuno, a parte loro. Ma aveva visto quegli occhi, laggiú nel bosco. E quegli occhi avevano visto lui».

Anno di pubblicazione originale: 2016 per Einaudi Stile Libero Big.
Ripubblicato nel 2021 per Rizzoli con la copertina che vedete. 

Ne parlano Bene
Il sole tramonta subito nel libro di Gazzaniga. La luce di Luglio fa posto alle ombre. La recinzione finisce, comincia il bosco. E compare presto, nella vita dei due ragazzi, un mostro.

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Francesco Chiamulera

Corriere del Veneto

Gazzaniga costruisce un thriller alla Stephen King, un romanzo di forte empatia: il lettore è con Luca, parteggia per lui. Man mano che la tensione sale il libro regala la sensazione bellissima di sentirsi spaventati di qualcosa a cui non si sa dare nome né forma

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Severino Colombo

Il Corriere della Sera

Con questo thriller che alterna toni ironici, nostalgici, grotteschi e tragici, Gazzaniga esce dal rischio di essere etichettato

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Marco Preve

La Repubblica

Il modo di scrivere di Gazzaniga è sempre così, facile, immediato – come già in A viso coperto

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Mauro Garofalo

Il Sole 24 ore

L’autore genovese si regala, e ci regala, per i suoi 40 anni il secondo romanzo capace di rievocare sia certe atmosfere fiabesche sia “The body”, il racconto di Stephen King da cui è tratta la celebre pellicola “Stand by Me”.

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Marco Caneschi

Critica Letteraria