Ho ricevuto tante recensioni in questi mesi, ma nessuna mi aveva toccato nel profondo come quella di questo portale.

Ultras contro sbirri, cronaca di una guerra annunciata   Mondo Calcio

“Proprio non mi va giù che un esordio di tale livello sia stato scritto da uno sbirro”.

L’esordio in questione era Gli amici di Eddie Coyle, un noir pubblicato nel 1970 che molto avrebbe influito sul destino della crime fiction americana e del cinema pulp, ispirando scrittori del calibro di Elmore Leonard e registi come Quentin Tarantino. Lo “sbirro” autore di questo piccolo capolavoro del poliziesco si chiamava George V. Higgins e, prima di diventare il narratore del sottobosco criminale della costa Est degli Stati Uniti, era stato cronista di nera e successivamente procuratore distrettuale a Boston. E colui che pronunciò questa battuta – che è un curioso giudizio critico, insieme elogio e sfottò, apprezzamento e lagna – era nientemeno che Norman Mailer, grande scrittore e intellettuale del secondo Novecento americano, il quale evidentemente era rimasto spiazzato dalla bizzarra contraddizione tra gli esiti del libro e la biografia del suo autore.

Bene. Quando ho letto A viso coperto, il romanzo d’esordio dello “sbirro” genovese Riccardo Gazzaniga, non ho potuto fare a meno di pensare alla frase di Mailer. Perché, come per il libro di Higgins, è una definizione che gli calza a pennello.

(continua a leggere qui:  http://mondocalcio.wordpress.com/2013/09/02/291/)

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